Spotify, il famosissimo servizio che offre lo streaming on demand di numerose case discografiche ed etichette indipendenti, ha reso disponibile in questi giorni una nuova funzione che permette di ascoltare la musica in compagnia pur usando dispositivi differenti. Si chiama “Sessioni di gruppo” e permette a due o più persone di scegliere e ascoltare insieme i brani preferiti, ognuno dal proprio dispositivo.
Come funziona?
La nuova funzionalità di Spotify era in fase beta da diversi mesi, anticipata già un anno fa sull’account Twitter di Jane Manchun Wong, reverse engineer famosa per le sue capacità di svelare caratteristiche nascoste e vulnerabilità all’interno delle app. Ora l’opzione è disponibile per gli utenti che hanno un abbonamento Premium e sta venendo gradualmente rilasciata anche in Italia.
Coloro che hanno già disponibile la nuova funzionalità potranno creare e accedere ad una Group Session seguendo questo procedimento:
- Aprire Spotify e accedere alle Impostazioni dell’applicazione;
- Selezionare la voce “Connetti a un dispositivo”;
- Cliccare su “Scansiona e partecipa”.
Dopo aver eseguito questi passaggi l’app aprirà la fotocamera del dispositivo per permettere all’utente di scansionare il codice amico associato ad ogni account e disponibile immediatamente sopra il comando “Scansiona e partecipa”. Una volta connessi, tutti gli utenti collegati alla sessione potranno aggiungere brani in coda, passare al brano successivo, mettere in pausa o far ripartire il brano.
Sempre più social
Per ora, data la situazione di emergenza sanitaria e le conseguenti misure di sicurezza imposte, poter accedere ad una sessione solamente attraverso la scannerizzazione del codice QR non sembra molto pratico. Si suppone però che l’opzione verrà aggiornata e migliorata col tempo e, soprattutto, che tornerà utile quando la crisi portata dal Covid-19 sarà scongiurata. Quello delle Sessioni di gruppo è solo uno dei tanti progetti lanciati dalla piattaforma musicale per trasformare l’ascolto della musica in un momento di socialità. Ne è un esempio il microsito inaugurato da poco col nome di Listening Together, all’interno del quale è possibile scoprire in quali zone del mondo viene riprodotta la stessa canzone. Un modo per dimostrare ai propri utenti che la musica unisce tutti, a prescindere dalle distanze.